Scuola dell'Infanzia "A. e G. Fabrici" SAn Vito al Tagliamento

Scuola dell'Infanzia Lozer Pordenone

 

 

PROGETTO di EDUCAZIONE
CINOFILA “FIDATI DI ME”

 


Il progetto nasce dall’esigenza di avvicinare le piccole generazioni, alla conoscenza consapevole e responsabile del mondo cinofilo . Con questo progetto si intende far conoscere il cane nella sua diversità e specificità percettiva, cognitiva, comunicazionale,
comportamentale. Si vuole promuovere inoltre il rispetto per l'animale e il corretto approccio al cane per comprendere, interpretare i segnali inviati dall’animale ed evitare situazioni pericolose. Verranno forniti suggerimenti per una corretta gestione del proprio e degli altrui cani utilizzando il metodo gentile e garbato, tutto questo attraverso un approccio ludico-didattico divertente con il cane.

 

 

 


OBIETTIVI FORMATIVI:

 


     
Stati emotivi ed affettivi: 

 

  • Diminuire gli stati di paura, ansia, depressione, timidezza
  • Accrescere l'autostima, l'autonomia, l'autocontrollo, la fiducia in sé
  •  Costruire un legame affettivo
  •  Sviluppare responsabilità affettiva
  •  Accrescere il potenziale dell'immaginazione, della fantasia
  •  Conoscere il proprio corpo (descrizioni di sé), le proprie capacità e abilità, approfondire i propri interessi

 


Interazione con l'animale: 

      

  •    Impostare un corretto approccio all'animale
  •   Aiutare a contenere o a rimuovere la paura verso gli animali
  •  Creare esperienze di gioco interattivo con un soggetto animato che ha emozioni

 


     
Rispetto verso gli altri:

 

  • Sviluppare atteggiamento di ascolto e relazione positiva nei confronti dell’altro
  • Diminuire la diffidenza verso la diversità
  •   Accettare, rispettare gli altri
  •   Favorire comportamenti responsabili nei confronti degli altri
  •  Indurre/Accrescere atteggiamenti di accudimento (prendersi cura di
    qualcuno)
  • Conoscenza delle normative (maltrattamenti, abbandono, trasporto)
  •    Indicazioni su come preservare la salute dell'animale, indicazione dei  sanitari (libretto sanitario, vaccinazioni, anagrafe canina,passaporto del cane)

 

 

     
     
Conoscenza e rispetto della natura:

 


  
Migliorare l'interazione con l'ambiente esterno  
Migliorare il legame con la natura   
Aumentare l'attività fisica e mentale

Migliorare l'osservazione del mondo animale

 

 

 

 

ORGANIZZAZIONE:

 



 Il progetto verrà svolto a Scuola , in palestra, nei giardini, nei prati e nei boschi. Programmi differenziati per scuole dell'infanzia, primarie.

 

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO:



-Durata: un'ora

-Gruppi di max 30 bambini

-Presenza di 1 istruttore cinofilo con i suoi cani addestrati. -Necessaria presenza di almeno un docente responsabile
  di sezione.

 

TEMPI:

 


Da concordare con gli insegnanti che vorranno aderire
al progetto. Si consiglia un minimo di 3 incontri per scuola infanzia, e di 5 incontri per scuole primarie e secondarie.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

LE REGOLE CINOFILE CON SHANTI&LUKE&JAGO
Alcune semplici regole per convivere con gli amici a 4zampe ^__^
PROGRAMMA UN PALLONCINO PER UN CUCCIOL1
Documento Microsoft Word 567.5 KB

Il paese dei cani

(Gianni Rodari, Favole al telefono)

C'era una volta uno strano piccolo paese. Era composto in tutto di novantanove casette, e ogni casetta aveva un giardinetto con un cancelletto, e dietro il cancelletto un cane che abbaiava.
Facciamo un esempio. Fido era il cane della casetta numero uno e ne proteggeva gelosamente gli abitanti, e per farlo a dovere abbaiava con impegno ogni volta che vedeva passare qualcuno degli abitanti delle altre novantotto casette, uomo, donna o bambino.
Lo stesso facevano gli altri novantotto cani, e avevano un gran da fare ad abbaiare di giorno e di notte, perché c'era sempre qualcuno per la strada.
Facciamo un altro esempio. Il signore che abitava la casetta numero 99, rientrando dal lavoro, doveva passare davanti a novantotto casette, dunque a novantotto cani che gli abbaiavano dietro mostrandogli fauci e facendogli capire che avrebbero volentieri affondato le zanne nel fondo dei suoi pantaloni. Lo stesso capitava agli abitanti delle altre casette, e per strada c'era sempre qualcuno spaventato.
Figurarsi se capitava un forestiero. Allora i novantanove cani abbaiavano tutti insieme, le novantanove massaie uscivano a vedere che succedeva, poi rientravano precipitosamente in casa, sprangavano la porta, passavano in fretta gli avvolgibili e stavano zitte zitte dietro le finestre a spiare fin che il forestiero non fosse passato.
A forza di sentir abbaiare i cani gli abitanti di quel paese erano diventati tutti un po' sordi, e tra loro parlavano pochissimo. Del resto non avevano mai avuto grandi cose da dire e da ascoltare.
Pian piano, a starsene sempre zitti e immusoniti, disimpararono anche a parlare. E alla fine capitò che i padroni di casa si misero ad abbaiare come i loro cani. Loro forse credevano di parlare, ma quando aprivano la bocca si udiva una specie di "bau bau" che faceva venire la pelle d'oca. E così, abbaiavano i cani, abbaiavano gli uomini e le donne, abbaiavano i bambini mentre giocavano, le novantanove villette sembravano diventate novantanove canili.
Però erano graziose, avevano tendine pulite dietro i vetri e perfino gerani e piantine grasse sui balconi.
Una volta capitò da quelle parti Giovannino Perdigiorno, durante uno dei suoi famosi viaggi. I novantanove cani lo accolsero con un concerto che avrebbe fatto diventare nervoso un paracarro. Domandò una informazione a una donna ed essa gli rispose abbaiando. Fece un complimento a un bambino e ne ricevette in cambio un ululato.
"Ho capito, - concluse Giovannino - E' un'epidemia".
Si fece ricevere dal sindaco e gli disse: "Io un rimedio sicuro ce l'avrei. Primo, fate abbattere tutti i cancelletti, tanto i giardini cresceranno benissimo anche senza inferriate. Secondo, mandate i cani a caccia, si divertiranno di più e diventeranno più gentili. Terzo, fate una bella festa da ballo e dopo il primo valzer imparerete a parlare di nuovo".
Il sindaco gli rispose: "Bau! Bau!".
"Ho capito, - disse Giovannino, - il peggior malato è quello che crede di essere sano".
E se ne andò per i fatti suoi.
Di notte, se sentite abbaiare molti cani insieme in lontananza, può darsi che siano dei cani cani, ma può anche darsi che siano gli abitanti di quello strano, piccolo paese.